Preghiera Eucaristica III

54. Con la PREGHIERA EUCARISTICA, cioè la preghiera di azione di grazie e di santificazione, ha inizio il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione. Il sacerdote invita il popolo a innalzare i cuori verso il Signore nella preghiera e nell’azione di grazie, e lo associa a sé nella solenne preghiera, che egli, a nome di tutta la comunità, rivolge al Padre per mezzo di Gesù Cristo. Il significato di questa preghiera è che tutta l’assemblea si unisce insieme con Cristo nel magnificare le meraviglie di Dio e nell’offrire il sacrificio.

55. Gli elementi principali di cui è composta la Preghiera eucaristica, si possono distinguere come segue:

GESTI PAROLE SIGNIFICATO

(In piedi già dall’orazione sulle offerte o dall’incensazione dell’assemblea)

Il signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.

Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

E’ cosa buona e giusta.

E’ veramente cosa buona e giusta [...]

a) L’azione di grazie (che si esprime specialmente nel prefazio): il sacerdote, a nome di tutto il popolo santo, glorifica Dio Padre e gli rende grazie per tutta l’opera della salvezza o per qualche suo aspetto particolare, a seconda della diversità del giorno, della festa o del Tempo.

 

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.

b) L’acclamazione: tutta l’assemblea, unendosi alle creature celesti, canta o recita il Santo (Sanctus). Questa acclamazione, che fa parte della Preghiera Eucaristica, è pronunziata da tutto il popolo con il sacerdote.

Il sacerdote, con le braccia allargate, dice:

Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l’universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all’altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto.

 

In ginocchio se possibile. Congiunge le mani, e tenendole stese sulle offerte, dice:

Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo,

c) L’epiclesi: la Chiesa implora con speciali invocazioni la potenza divina, perché i doni offerti dagli uomini vengano consacrati, cioè diventino il Corpo e il Sangue di Cristo, e perché la vittima immacolata, che si riceve nella comunione, giovi per la salvezza di coloro che vi parteciperanno.

congiunge le mani e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice, dicendo:

perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,

congiunge le mani

che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

 

Nella notte in cui fu tradito,

d) Il racconto dell’istituzione e la consacrazione: mediante le parole e i gesti di Cristo, si compie il sacrificio che Cristo stesso istituì nell’ultima Cena, quando offrì il suo Corpo e il suo Sangue sotto le specie del pane e del vino, lo diede a mangiare e a bere agli Apostoli e lasciò loro il mandato di perpetuare questo mistero.

prende il pane, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:

egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

inchinandosi leggermente

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi.

Presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.

 
 

Dopo la cena, allo stesso modo,

prende il calice, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:

prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli e disse:

inchinandosi leggermente

Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me.

Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.

 

In piedi.

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.

e) L’anamnesi: la Chiesa, adempiendo il comando ricevuto da Cristo Signore per mezzo degli Apostoli, celebra la memoria di Cristo, ricordando soprattutto la usa beata passione, la gloriosa risurrezione e l’ascensione al cielo.

Poi, il sacerdote, con le braccia allargate, prosegue:

Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell’attesa della tua venuta ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo.

Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo Spirito.

f) L’offerta: nel corso di questa stessa memoria la Chiesa, in modo particolare quella radunata in quel momento e in quel luogo, offre al Padre nello Spirito Santo la vittima immacolata. La Chiesa desidera che i fedeli non solo offrano la vittima immacolata, ma anche imparino ad offrire se stessi e così portino ogni giorno più a compimento, per mezzo di Cristo Mediatore, la loro unione con Dio e con i fratelli, perché finalmente Dio sia tutto in tutti.

 

Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti: con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, [san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.

Per questo sacrificio di riconciliazione dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell’amore la tua chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa N., il nostro Vescovo N., il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento.

Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza nel giorno in cui il Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale. Ricongiungi a te, Padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi.

Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria,

g) Le intercessioni: in esse si esprime che l’Eucarestia viene celebrata in comunione con tutta la Chiesa, sia celeste che terrestre, e che l’offerta è fatta per essa e per tutti i suoi membri, vivi e defunti, i quali sono stati chiamati a partecipare alla redenzione e alla salvezza acquistata per mezzo del Corpo e del Sangue di Cristo.

congiunge le mani

in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.

Prende sia la patena con l’ostia, sia il calice, ed elevandoli insieme, dice:

Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

h) La dossologia finale che esprime la glorificazione di Dio: essa viene ratificata e conclusa con l’acclamazione del popolo.

 

Amen.

La Preghiera eucaristica esige che tutti l’ascoltino con rispetto e in silenzio, e vi partecipino con le acclamazioni previste nel rito.

Da "Principi e norme per l’uso del messale romano" (per gli atteggiamenti dei fedeli Principi e Norme 21 e precisazioni CEI 1).

Progetto per un commento alle Parole e ai Gesti della Messa


Realizzato per la parrocchia di san Giovanni Battista di san Giovanni in Persiceto (BO) da Basello Gian Pietro <elam@elamit.net>
san Giovanni in Persiceto, 2/II/2001